In una location diversa dal solito, nella palestra più piccola della sede di via Valerio, il presidente Antonio De Introna ha espresso ai tesserati della polisportiva la critica situazione relativa all’impiantistica. “A quanto apprendiamo dalla stampa locale (a noi nessuno ha comunicato nulla di ufficiale) –ha detto nella relazione- la nostra sede dovrà essere lasciata entro fine anno per essere adibita ad edilizia popolare in quanto l’Università, proprietaria del suolo, l’avrebbe ceduta al Comune”. Considerando che il nuovo polo sportivo di UniMc a Santa Croce non vedrà la luce prima di giugno 2025, il Cus rischia seriamente di restare un anno se non due senza uffici oltre che le necessarie strutture per l’attività agonistica e ricreativa.
De Introna ha aggiunto “Con l’attività agonistica è possibile ovviare facendo convenzioni con altre realtà cittadine, ma per quanto riguarda tutti i corsi specialistici? Conoscendo abbastanza bene la situazione generale dell’impiantistica di Macerata e gli accordi già esistenti tra Comune ed altre società, mi sembra molto improbabile riuscire a trovare soluzioni all’altezza”.
Preoccupazioni fondate per il futuro che vanno ad offuscare purtroppo un presente ed un recentissimo passato invece assai radiosi. Nell’assemblea sono stati celebrati i traguardi più importanti del 2022, con l’aggiunta/ritorno della squadra di pallacanestro e dei corsi di judo che hanno reso il Cus sempre più polisportiva a 360°. O ancora la Scuola Tennis ormai frequentatissima, per non parlare dell’esplosione dell’atletica, capace di trionfare con la marcia nel Campionato italiano di società a squadre. Un anno che ha visto la neonata formazione di volley femminile sfiorare subito la promozione ed ha “regalato” la stupenda medaglia d’argento ai Campionati Nazionali Universitari di Cassino, messa al collo dalla selezione del calcio a5 maschile, del resto da sempre sezione più florida del Cus Macerata.