La manifestazione era suddivisa tra la parte giovanile e quella dagli 11 anni in su, cioè dagli Esordienti a salire. Quest’ultima ovviamente aveva un maggiore valore dal punto di vista agonistico, i partecipanti sono stati distribuiti su tabelloni o gironi all’italiana di 3-4 atleti omogenei per cintura e peso corporeo (a seconda dell'affollamento delle categorie di peso) e con arbitraggio internazionale.
Il Cus si è distinto grazie alle prove di Lorenzo Stacchiotti che si è piazzato al 2° posto, più Gregorio Barucca, Gabriele Boccascino, Flavio Civita e Matilde Maria Mercuri che si sono classificati terzi. Ma soprattutto grazie a due ragazze: Angelica Picciola che ha sbaragliato la concorrenza vincendo di misura tutti gli incontri e la new entry Elena Branciari, che, nonostante appena 7 mesi di allenamento, ha saputo volare al secondo posto perdendo un solo incontro. Sfortunato invece l'esordio di Giovanni Gradozzi che, a causa di un infortunio, è stato costretto al ritiro fermandosi al 5° posto (nel judo non esiste il quarto).
Nella parte dedicata a bambini e bambine dai 4 ai 10 anni ci sono state prove di lotta a terra e in piedi, gioco del sumo e percorso ginnico. Premiati tutti i partecipanti (Deborah Diatta, Nicole Liberati, Michele Palucci, Giorgio Remia, Pietro Biagelli, Elia Stacey e Simeon Ricotta) perché in questa fascia di età si privilegia l'aspetto ginnico e la socialità tra i giovani judoka.