Solo buone notizie dalle nostre rappresentative giovanili nel weekend appena trascorso, tra chi è impegnato nel rush finale di regular season e chi è già oltre. Partendo dalla Juniores, i ragazzi di Bacosi hanno agevolmente superato il fanalino di coda Campocavallo. Al palazzetto di Osimo Stazione il tabellone segna un eloquente 5-15 nel punteggio finale. Il Cus ha giovato di una buona prestazione da parte di tutti i ragazzi scesi in campo, i quali sono tutti andati a segno. Tre punti che valgono la certezza matematica del secondo posto vista la contemporanea sconfitta dell’HR Recanati sul campo della capolista Real Frabriano. Un risultato che, come già accennato in passato, premia un gruppo che ridotto all’osso è riuscito comunque a profondere quell’impegno necessario per rimanere a contatto con le prime della classe. Prima dell’impegno dei playoff, l’ultimo turno di regular season vedrà Di Gregorio e compagni ospitare il San Severino sabato pomeriggio, con fischio d’inizio previsto per le 18.30. Successo ampio anche per gli Allievi che a Recanati superano l’HR Recanati col punteggio di 13-1 nell’ultimo impegno in calendario. Successo sempre più nel segno del solito Marangoni, autore di 9 reti. Si conclude anche in questo caso al secondo posto la stagione regolare dei cussini, beffati per un solo punto dal Cus Ancona, in un girone dove le due compagini universitarie hanno letteralmente dominato. Per i ragazzi di Zampolini si tratta ora di attendere il nome dell’avversario da incontrare nel primo turno playoff. Postseason già scattata invece per i Giovanissimi che ieri mattina hanno affrontato e battuto 6-1 lo Jesi C5. Partita tirata molto più di quanto non dica il risultato. Infatti il primo tempo è vissuto su un sostanziale equilibro tra le due squadre, testimoniato anche dall’1-1 dell’intervallo. Nella ripresa il canovaccio non cambia fino a quando Frattani e Palumbo non decidono di imporre un cambio di ritmo alla gara segnando il break decisivo. Turno superato e pass ottenuto per disputare la finale del girone B tra una settimana ad Ancona. Di fronte l’Acli Mantovani (che ha superato 4-3 l’Acli Villa Musone ai supplementari), avversario sul cui campo il Cus in stagione regolare non ha mai vinto (pari in coppa, ko in campionato), ma contro cui i ragazzi di Zampolini possono sicuramente provare a sfatare il tabù. E quale occasione migliore di una finale per riuscirci?
Femminile: manca un punto al secondo posto matematico A Potenza Picena il Cus Macerata centra il secondo successo consecutivo (14° risultato utile) battendo La Fenice 4-0 e, approfittando dei ko delle dirette inseguitrici, allunga a più 8 sulle terze a tre giornate dal termine della stagione regolare. Dunque si attende solo l’aritmetica, poi il secondo posto sarà realtà. Un risultato tanto strepitoso quanto impensabile alla vigilia di questa prima stagione. Le ragazze di mister Scuffia meritano già un grosso applauso per quanto fatto finora, aspettando le prossime tre gare e, in particolar modo, la prossima. Infatti venerdì sera salirà a Macerata la capolista Gemina. Un risultato positivo, più che per la classifica (le ascolane sono a tre punti dalla vittoria del campionato), sarebbe importante per il morale e l’autoconvinzione delle cussine in vista dei playoff, questi sì già certificati dall’aritmetica. Cus che ha dovuto faticare più del previsto nella piccola palestra della scuola elementare di Potenza Picena per avere la meglio sulle padrone di casa che, a dispetto della classifica (peunultime), se la sono giocata pressochè alla pari per circa metà gara grazie a una difesa attenta e ordinata. Ci è voluto il guizzo di una Carciofi in stato di grazia (reduce dalla cinquina della settimana prima) per sbloccare il risultato a circa metà primo tempo. Poi poche emozioni. Nella ripresa, dopo un avvio sulla falsariga del primo tempo, è la Cecarelli (rientrante dopo l’infortunio patito a Civitanova) a siglare il raddoppio. Solo da quel momento la strada inizia a scendere per le cussine che, forti del doppio vantaggio, iniziano a gestire senza subire particolari offensive da parte di una Fenice fiaccata nelel energie. Nel finale, le reti della Bacaloni e della Di Cato chiudono l’incontro e rendono il risultato più tondo. Dunque, ora testa al Gemina. L’appuntamento è in via Valerio venerdì sera alle ore 21, sperando di vedere le nostre ragazze riuscire a rimandare la festa delle ascolane.
Il Cus batte nove colpi: per Pagliare non ce n’è Una vita da mediano. La cantava Luciano Ligabue nel 1999 ed è la canzone perfetta per Marco Cicarilli. Lui che mediano non lo è, per niente. Indossa il dieci, gli piace dribblare, possiede una discreta fantasia che a sprazzi gli suggerisce di tentare la giocata difficile. Bagaglio tecnico da sommare alle qualità morali, quelle sì tipiche del combattente. Sfumature nobili come la tendenza a non mollare mai, ad arrabbiarsi in allenamento per un passaggio sbagliato, a comportarsi da vero e proprio esempio per i compagni quando gli esercizi sono noiosi e si cerca di fare i furbetti diminuendo il carico. Il capitano del Cus Macerata è stato premiato, contro l’Eagles Pagliare. Ha vissuto la sua notte di gloria perché era giusto, perché prima o poi doveva arrivare, perché alzata al cielo la Coppa Marche lo zampino voleva lasciarlo anche in campionato. La doppietta nel 9-3 che ha consentito ai biancorossi di difendere il primato si somma a quelle di Rudy Bacaloni e Paolo Bonfigli, protagonisti assai più abituati ad invadere i tabellini del Venerdì. La storia di quest’ultimo nasconde altrettanto fascino e va raccontata. “La Vipera” (così è stato soprannominato per il suo straordinario opportunismo in zona gol) nel Cus ci è cresciuto, ha imboccato strade diverse che gli hanno permesso di maturare esperienza, poi è tornato. Scelta giusta al momento giusto, stesso tempismo che sfodera quando c’è un pallone da insaccare. C1 mai masticata, forse per questo azzannata appena Bacosi e Zampolini gli hanno dato l’opportunità di assaggiarla. 30 reti sono un bottino da top player di categoria e meritano un ringraziamento social. Alla squadra e al gruppo. Meriti equamente divisi, senza sminuire i suoi. La tabellina del due ci ha fatto arrivare a sei, perciò ne mancano tre. Un exploit contro il Pagliare se l’è concesso anche Marco Petetta, la cui importanza nello scacchiere tattico maceratese è stata più volte ribadita e sottolineata. Una firmetta ce l’ha messa Michele Galeazzo, tipo passionale e focoso. Il suo desiderio di rendersi utile è straripante, esagerato, forse per questo difficile da controllare. La favola, però, l’ha scritta Filippo Marangoni, sei minuti a Porto San Giorgio per l’esordio e due minuti e mezzo con l’Eagles per centrare il bersaglio. L’ha fischiata lui la fine della partita. E’ entrato per battere il libero e a freddo l’ha sparata sotto l’incrocio, tanta roba. Battesimo da festeggiare con la solita immancabile tassa, un dolcetto che a fine allenamento tiene alto il morale dello spogliatoio. Spogliatoio che ha riabbracciato Leonardo Maccioni, camaleontico in questa stagione ricca di alti e bassi. Gli infortuni lo hanno tormentato, lui ha stretto i denti e si è rimesso in carreggiata con pazienza e prudenza. Un quarto d’ora gli è servito per mettere minuti nelle gambe. In questo delicato rush finale il suo contributo sarà prezioso. Che altro dire? Il resto sono tutte palesi verità narrate dalla classifica. A cominciare da una telenovela che prosegue, rigorosamente punto a punto, con i rivali di sempre. Ah, un momento. Complimenti doverosi al diciottenne portiere ascolano Riccardo Centi, autore di un ottimo secondo tempo a Macerata. Nell’arancione di un preoccupante piazzamento playout, è lui il verde speranza al quale il Pagliare deve aggrapparsi per costruire un futuro più sereno.